Ai piedi della piramide. Il cimitero per gli stranieri a Roma – 300 anni
Eine Publikation der Casa di Goethe und des Cimitero Acattolico
Produktform: Buch / Einband - fest (Hardcover)
Il progetto è curato scientificamente dal Dr. Nicholas Stanley-Price, ed è patrocinato dalle 15 ambasciate che amministrano il Cimitero (Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia e Svizzera), sotto la Presidenza di S.E. Peter McGovern, Ambasciatore del Canada in Italia.
L’area dell’odierno Cimitero fu messa a disposizione nel 1716 da Papa Clemente XI e servì dapprima come luogo di inumazione dei membri della corte degli Stuart, in esilio dall’Inghilterra. Dopo pochi decenni fu concesso di erigere monumenti funebri per le persone qui sepolte. La prima lapide, ancora oggi conservata, è quella di un tedesco: Georg Anton Friedrich von Werpup, di Hannover, morto nel 1765. La sua tomba e quella del camerlengo del margravio di Ansbach, Wolf Carl Friedrich von Reitzenstein, († 1775), sono ritratte in un disegno di J. Ph. Hackert (Vienna, Albertina).
A loro seguirono molti altri: qui trovarono la loro ultima dimora non solo August von Goethe, figlio del poeta, ma anche numerosi pittori, scultori, architetti, come pure poeti e studiosi, che vissero a Roma e dintorni. Tra gli altri, ricordiamo Asmus Jacob Carstens († 1798), i figli di Wilhelm von Humboldt († 1803 e 1807), John Keats († 1821) e Percy Bysshe Shelley († 1822), Gottfried Semper († 1879), Hans von Marees († 1887), Enrico Coleman († 1911), Antonio Gramsci († 1937), Carlo Emilio Gadda († 1973) e Miriam Mafai († 2012) – solo per citare qualche nome.
Artisti famosi come Giovanni Battista Piranesi, Bertel Thorvaldsen, William Wetmore Story e John Gibson realizzarono monumenti funebri per il Cimitero.
Il fascino che questo luogo emana, ispirò a sua volta altri artisti a comporre quadri, poesie, progetti di monumenti funebri: da Goethe a Schinkel, da Oscar Wilde a D’Annunzio, da Turner a Munch.
L’esposizione fornirà per la prima volta una panoramica su come artisti europei ed americani nelle diverse epoche hanno raffigurato il Cimitero in quadri, disegni e opere grafiche, documentando quindi al contempo le progressive trasformazioni dell’aspetto del Cimitero. Verranno esposte vedute sia dell’intera area vicina alla Piramide Cestia, sia di singoli sepolcri. Diverse raffigurazioni di cerimonie funebri notturne illustrano le difficili condizioni in cui i protestanti dovevano essere sepolti. Accanto a lavori degli artisti già citati si trovano quelli di Jacques Sablet, Bartolomeo Pinelli, Salomon Corrodi, Walter Crane, Ettore Roesler Franz e altri. Le opere in prestito, già confermate, arrivano da diversi musei europei, nonché da collezioni private tedesche, inglesi, americane e scandinave.weiterlesen
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