«Che cosa ci hanno lasciato i nostri padri e le nostre madri? Che sia poco o tanto, per ereditare qualcosa, anche solo una parola o un verso, dobbiamo esserne all’altezza: capaci di cogliere in un gesto, in una lettera o in un oggetto l’epifania che ci rischiari la strada.
E la rischiari a chi viene dopo di noi, quando verrà il momento di lasciare ad altri la nostra piccola o grande eredità. Narrando con poesia e delicatezza il passaggio di testimone tra le generazioni, i racconti di Pietro De Marchi chiamano la letteratura alla propria responsabilità rispetto alla vita».
— Paolo Di Stefanoweiterlesen