«Da dove giunge la poesia di queste quartine?
Possiamo certo tenere conto dei riferimenti biblici, delle inevitabili reminiscenze di altri poeti, delle epigrafi scelte dall’autore dalle quali si potrebbe risalire almeno a una parte dei suoi riferimenti filosofici, ma la caccia alle fonti non sarebbe di grande aiuto per rispondere a questa domanda. Considererei più attentamente la presenza frequente di dispositivi fonetici – rimici, allitterativi, anagrammatici – che ci inducono a pensare che buona parte del fascino di questi versi emani dalle profondità della lingua, dove giocosamente e non senza humour le parole convocano altre parole. Credo però che la vera risposta non sia diversa da quella che le quartine stesse danno alla domanda sulla genesi della poesia e che Discorso senza un alito di vento sia il frutto, nuovo e originale, di una pura e felice ispirazione». —
(Renato Giovannoli)
Note di lettura di Aurelio Buletti e Renato Giovannoliweiterlesen