Si chiede più educazione. Sì, ma quale? All’obbedienza o alla libertà?
La storia degli ultimi anni ci ricorda che l’Uomo forte esercita un fascino magnetico. Seduce. Si nutre delle insicurezze della gente, delle paure, delle debolezze. La sua ascesa sembra favorita dalla disposizione di molti a seguire acriticamente i modelli valoriali che l’autorità, politica ma anche economica, impone.
Adeguamento, accettazione, conformismo: sono queste le “virtù” che ci conducono a una società migliore, più sana, più sicura? Siamo davvero certi che l’educazione delle nuove generazioni debba andare in questa direzione? E cosa significa crescere, da bambini e adolescenti, in un simile clima?
Francesca Mandelli ha incontrato sei autorevoli studiosi – filosofi, storici delle idee, sociologi e educatori militanti – e ha chiesto loro di esprimersi su questi temi, ognuno con le proprie competenze e il proprio sguardo specifico. Ne è nato un libro che, procedendo di dialogo in dialogo, indaga i rapporti tra educazione e potere e recupera filoni di pensiero – come ad esempio quello libertario – che oggi sembrano dimenticati benché aprano prospettive irrinunciabili.
Come sostiene una delle voci di questo libro, oggi si riflette anche troppo sulle tecniche da adottare nell’educazione e nell’insegnamento, mentre non si riflette abbastanza sul tipo di persone che vogliamo essere e sul tipo di bambini che vogliamo crescere.
Francesca Mandelli ha sentito il bisogno di risalire alle questioni fondamentali riguardanti il senso della persona e il suo valore all’interno della società, e condivide con noi gli spunti raccolti durante la sua “inchiesta”.weiterlesen