La residenza fiscale dei lavoratori in Italia e Austria
Problemi di doppia imposizione giuridica internazionale
Produktform: Buch / Einband - flex.(Paperback)
La libera circolazione dei lavoratori tra Italia e Austria favorisce e tutela lo svolgimento di una prestazione di lavoro oltre il confine del Paese di origine, nel quale si presume che i lavoratori abbiano la residenza fiscale. L’individuazione della residenza fiscale in Italia o in Austria, può influenzare in maniera decisiva la tassazione delle retribuzioni percepite dai lavoratori dipendenti. Infatti, la qualificazione di questi ultimi come residenti o non residenti determina l’applicazione dell’imposizione secondo il modello della “world wide” per i primi, e della territorialità per i secondi. Le fattispecie transnazionali possono, quindi, generare delle problematiche legate alla doppia imposizione internazionale. Questo fenomeno secondo il diritto dell’Unione europea, pur potendo costituire un ostacolo al libero funzionamento del mercato unico, non viene direttamente regolato. Il diritto dell’Unione non fornisce, infatti, una definizione comune di residenza fiscale, la sua sagoma giuridica viene tratteggiata “in primis” dal diritto nazionale, il quale rimanda la soluzione di eventuali contrasti o incertezze alla convenzione contro le doppie imposizioni, firmata a Vienna nel 1981 fra i due Stati. Al fine di applicare il modello corretto d’imposizione, l’operatore del diritto deve intrecciare le norme tributarie italiane e austriache a quelle di detta convenzione.weiterlesen
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