Il presente saggio esamina la lettura che san Tommaso d’Aquino fa della dottrina della sostanza di Aristotele nel suo Commento alla Metafisica. Tale lettura implica necessariamente l’atto di essere che secondo la sua propria concezione e a differenza di quella aristotelica si distingue dalla stessa sostanza. Questa distinzione dell’essere nei confronti della sostanza diventa pertanto un aspetto essenziale per l’interpretazione tomista della sostanza aristotelica. Il presente saggio cerca in questo modo di dimostrare la distinzione dell’atto di essere dalla sostanza e giunge alla conclusione che esso risulta distinto solo all’interno dell’unità della sostanza, quale principio che causa il modo della sua unità. L’essere distinto ottiene pertanto la sua verità soltanto in funzione della sostanza stessa che rimane così il soggetto dell’essere, quasi come l’essere. È a questo proposito che il presente saggio offre una lettura aristotelica della metafisica di san Tommaso.weiterlesen