Gli scritti e le conversazioni di un protagonista dell’arte europea del secondo Novecento, per la prima volta tradotti in italiano.
Poeta vicino a Mallarmé, Baudelaire e Magritte, «scultura vivente» (per decreto di Piero Manzoni), autore di film sperimentali, artista concettuale che si esprime attraverso una varietà di tecniche e linguaggi, Marcel Broodthaers (Saint-Gilles, 1924 – Colonia, 1976) ha sottoposto l’arte e le sue istituzioni a un’interrogazione radicale i cui esiti coincidono con la definizione di un nuovo spazio per il pensiero, dove tra le altre cose «l’immagine diventa parola e la parola immagine». Gli scritti e le conversazioni qui proposti per la prima volta in italiano – corredati da alcune fotografie – ci permettono di percepire direttamente, al netto delle interpretazioni critiche, la vitalità e l’intelligenza di un artista oggi imprescindibile, salutare non da ultimo per il suo senso dell’assurdo e dei paradossi.
Libro pubblicato in occasione della mostra Marcel Broodthaers. Poesie industriali, MASI Lugano: 1° maggio – 13 novembre 2022.weiterlesen